A Gianfranco Barulli

Il 22 Agosto 2006 scompare Gianfranco Barulli  - Fondatore  e Presidente del Calcit fin dal 1978.

Il Consiglio direttivo e collaboratori tutti lo ricordano  con stima ed immutato affetto.❤️

Realizzate ai ferri e all'uncinetto, ieri hanno abbellito piazza Grande. L'incasso andrà a coprire l'investimento dell'ambulatorio chirurgico senologico dell'ospedale San Donato

Spettacolo unico ieri in piazza Grande, grazie al lavoro di tante persone che si sono dedicate per circa un anno a confezionare coperte di lana fatte ai ferri e all'uncinetto (oltre 1500 coperte coloratissime) e a tutti i bambini/e di oltre 15 scuole che hanno disegnato 1000 borse, dove inserire le coperte in offerta. 

Il frutto di questo impegno, che ha coinvolto oltre 40 località della provincia e altre parti d'Italia, ha reso piazza Grande un luogo incantato catturando l'entusiasmo  dei numerosi turisti e aretini presenti. Il terrazzo della Fraternita dei Laici (cortesemente messoci a disposizione) e tutta la piazza sono stati una esplosione di colori, suscitando meraviglia ed emozione. Dalle oltre 1500 coperte si conta di ricavare oltre 30.000 € che andranno a coprire l'investimento  dell'ambulatorio chirurgico senologico dell'ospedale San Donato di Arezzo già attivo.

Ieri ne sono state consegnate circa la metà per un incasso di 16.560 euro. Da giovedì prossimo, alcune saranno ancora disponibili presso la segreteria di piazza San Jacopo. Un ringraziamento di cuore da parte del Calcit a tutti quanti hanno partecipato e a chi ieri, dalle ore 6 del mattino e fino a tarda serata, è stato  ininterrottamente presente in piazza, consentendo di godere e far godere a chiunque passava una giornata di meraviglia.

 

Da La Nazione: Arezzo, 20 gennaio 2022.

Inoltrata dal vicesindaco Lucia Tanti una lettera all’assessore alla sanità della Regione Simone Bezzini e al direttore generale della Asl Toscana sudest Antonio D’Urso contenente la specifica richiesta a che la direzione oncologica di area vasta resti appannaggio di Arezzo ed espressione di una professionalità del territorio.

La lettera muove dal pensionamento del dottor Enrico Tucci, direttore della radioterapia e capo-dipartimento di oncologia, prende atto delle legittime aspirazioni di professionisti di altre province ma giudica “penalizzante e divisiva ogni eventuale decisione che escludesse Arezzo. "Negli equilibri di area vasta – sostiene il vicesindaco – oncologia è sempre stata assegnata a questa città, che ancora oggi è in grado di esprimere nomi di altissimo profilo, degni di aspirare a questo ruolo. Non stiamo facendo un ragionamento su ‘chi’ andrà a ricoprire l’incarico, questione di natura eminentemente meritocratica che vivo con assoluta neutralità, ma un ragionamento di metodo e di merito. Una scelta extra-aretina non solo aprirebbe la strada a un evidente disequilibrio, per altro irrituale, ma sarebbe letta e vissuta come un elemento di sfiducia nei confronti dei nostri professionisti. Arezzo, con la storia e il valore acquisito e riconosciuto dei suoi medici, non merita ulteriori declassamenti e mortificazioni”.

”. L’affondo del presidente del Calcit  Giancarlo Sassoli 

“Grazie alle numerose donazioni dei cittadini aretini ad oggi abbiamo impegnato oltre 300.000 euro in materiali di protezione individuali , letti ed altro destinati agli operatori sanitari del nostro Ospedale San Donato (ricordiamo ospedale Covid) ed intero territorio aretino – spiega in una nota il presidente del Calcit aretino, Giancarlo Sassoli. 

In queste donazioni continuiamo a pagare Iva del 22%, quindi, su questo importo circa euro 60.000 che non vanno a beneficio nè degli operatori sanitari nè dei pazienti. 

Questo è il momento di intervenire su questa “odiosa” tassa sulla solidarietà, quindi agire affinché tutte le donazioni che vengono consegnate direttamente alla Sanità Pubblica avvengano in esenzione IVA o se non fosse proprio possibile applicare IVA minima del 4%.

 

Noi cittadini restiamo in attesa di una urgentissimo risposta da parte dei nostri amministratori eletti

Di Stefano Pezzola- 31 Marzo 2020

 

Oggi abbiamo consegnato all’ospedale San Donato di Arezzo le prime 3.000 mascherine ffp2. ( parte di un ordine totale di 28.000)

Il Calcit di Arezzo, grazie alle numerosissime donazioni dei cittadini, ha impegnato circa 300.000 euro per acquistare materiali di protezione per tutti gli operatori sanitari dell’Ospedale San Donato di Arezzo e del territorio provinciale aretino.

Tutte le operazioni sono concordate con la direzione aziendale della AUslsudest ed il Presidente degli infermieri Giovanni Grasso che ci garantiscono la conformità.

Siamo in contatto continuo con la stessa Direzione ed operatori sanitari per dare loro ed a tutti i malati tutto il nostro aiuto grazie alla vicinanza di tutti i cittadini di Arezzo

 

Vogliamo ricordare che anche in questa situazione di emergenza il Calcit sta sostenendo il servizio Scudo – cure domiciliari per malati oncologici e ad alta complessità con un impegno mensile di 25.000 euro (300.000 euro all’anno).ai quali, insieme a tutti i cittadini, non faremo mancare il nostro sostegno.

Anche la segreteria del Calcit è chiusa rispettando le disposizioni, ma siamo pienamente operativi utilizzando la tecnologia a disposizione per garantire il nostro apporto alle necessità attuali e future della Sanità pubblica aretina.

A prestissimo ed a chi può e deve farlo un invito: STIAMO A CASA.. il Calcit sta sostenendo il servizio Scudo – cure domiciliari per malati oncologici e ad alta complessità con un impegno mensile di 25.000 euro (300.000 euro all’anno).ai quali, insieme a tutti i cittadini, non faremo mancare il nostro sostegno.

 

A prestissimo ed a chi può e deve farlo un invito: STIAMO A CASA..

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E' costata, tra allestimento e pratiche burocratiche, 14mila euro.
Denaro che è arrivato interamente dalle tasche degli aretini che, attraverso le donazioni al Calcit, hanno consentito all'associazione di poter acquistare e poi donare una nuova vettura all'emergenza urgenza di Arezzo

Si è svolta di fronte alla porta d'ingresso dell'ospedale San Donato la cerimonia di consegna delle chiavi del nuovo veicolo che, da oggi, andrà ad ingrossare il parco macchine del 118.

Si tratta di una Smart, un veciolo piccolo e agile che consente agli operatori dell'emergenza urgenza di operare in tutta sicurezza anche all'interno del centro storico di Arezzo.

Il mezzo è stato consegnato alla presenza del direttore generale Enrico Desideri, del direttore del Dipartimento dell’Emergenza Urgenza Massimo Mandò, del direttore dell’ospedale Massimo Gialli e del presidente del Calcit Giancarlo Sassoli. 

 “Tempo fa Massimo Mando ci ha chiesto di sostenere questo progetto della Smart infermierizzata - ha spiegato Sassoli - Ne abbiamo intuito l'importanza,  perché rivolto a tutti i pazienti fragili che con questo servizio potranno ricevere la cura al proprio domicilio, senza viaggi ed attese al Pronto Soccorso. Il costo è stato di circa 14.000 euro, interamente sostenuto dal Calcit grazie ai contributi dei cittadini che, anche in questo caso, sono stati determinanti per l'avvio di un nuovo servizio utilissimo”.

“L’idea della Smart nasce dall’esperienza che abbiamo avuto con la moto - ha spiegato Mandò - Sono mezzi che ci consentono di essere più reattivi e presenti, con l’infermiere che potrà fare la differenza anche in caso di piccoli interventi. Penso per esempio al cambio catetere. Non sarà più necessario portare il paziente al Pronto Soccorso, rischiando di creare disagio a lui e di intasare la struttura. L’infermiere, in modo autonomo, potrà andare al domicilio e fare quanto necessario. Che dire al Calcit? Grazie di nuovo, perché è sempre molto vicino alla sanità”. "

Senologia più veloce grazie al CALCIT

Il CALCIT ha consegnato al reparto del San Donato strumentazioni di ultima generazione per 370mila euro: diagnosi sempre più precoce. Lo screening sarà anche per le 45enni