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5x1000 anno 2023 - Accreditato nel mese di Dicembre l'importo di € 203.150,57.=

Ringraziamo tutti quelli che ci sostengono da anni  (in questo anno sono stati  n. 6.702) destinandoci il 5xmille che permette di mantenere il servizio di cure domiciliari oncologiche - servizio SCUDO. 

Il servizio SCUDO ha un costo di euro 340.000 all'anno ed è  gratuito per le famiglie grazie ai contributi dei cittadini ! 

Arezzo, le volontarie del Calcit mobilitate per il Natale: la mostra mercato ha raccolto 16 mila euro

L’esercito delle volontarie del Calcit vale oro. La beneficenza in rosa per la lotta contro i tumori è intramontabile. Conclusa l’ennesima mostra mercato Sotto l’albero di Natale, è tempo di bilanci. La tradizionale rassegna programmata durante il periodo natalizio nei locali del Circolo artistico in corso Italia, ha permesso di raccogliere ben 15.920 euro. Il gruppo femminile del Calcit incassa quindi una significativa cifra che racchiude i valori della beneficenza, dell’amicizia e dell’intramontabile passione di donne aretine che da decenni portano avanti la missione del Calcit, lontane dai riflettori della notorietà. E’ lunga la lista di aretine che dal 1982 collaborano per far sì che gli eventi targati Calcit funzionino. Protagoniste dell’edizione 2024 sono i volti di sempre. Donne di tutte le età accomunate dal desiderio di aiutare gli altri e mettere a disposizione della comunità il loro tempo sottraendolo alla famiglia e agli affetti cari per il bene comune e la voglia di stare insieme e fare beneficenza.
Principi e valori ben rappresentati da Pia Bonarini. La “nonna” del Calcit ha compiuto 83 anni e da oltre 20 anni collabora con il comitato. “E’ per me un piacere - spiega Pia Bonarini - poter dare il mio contributo affinché le mostre del gruppo femminile funzionino e permettano di raccogliere fondi da destinare alla lotta contro i tumori. Siamo un gruppo ben affiatato e lavoriamo tutto l’anno affinché ogni mostra sia ben organizzata. La stragrande maggioranza degli oggetti che mettiamo in mostra sono realizzati da noi donne e si aggiungono a quelli che riceviamo in donazione”.
Pia cuce coperte e altri articoli per l’arredo casa che insieme alla laboriosità delle donne del Calcit vanno a formare il tesoretto della beneficenza pro Calcit. Intorno a Pia c’è poi l’esercito in rosa del Calcit. Sono le mamme e le nonne degli aretini. Concittadine che rappresentano il passaggio del testimone, esempio, anche per le nuove generazioni. Sono le magnifiche 17: Pia Bonarini, Lorena Buoncompagni, Giovanna Casucci, Gabriella Geppetti, Domenica Gudini, Alice Lucherini, Elena Adina Mihai, Olga Mugnai, Letizia Palazzini, Franca Rassinati, Giusi Ridolfi, Rita Sacchetti, Laura Sordini, Pier Gabriella Testi, Elena Valdambrini, Daniela Venturini, Annamaria Vestrucci.
“La mostra sotto l’albero di Natale - ricorda il presidente del Calcit Giancarlo Sassoli - nasce da lontano. La prima edizione è datata 1983”. Il gruppo femminile è quindi una costola del Comitato attiva da sempre. “L’esperienza delle mostre del gruppo femminile - aggiunge Sassoli - è iniziata grazie all’intuizione di Lilly Scarafia, Luigina Detti, Patrizia Perlini, Elena Valdambrini. Così ai tradizionali mercatini dei ragazzi si aggiunse la mostra natalizia nei locali del Circolo artistico. Dal 2008 poi la mostra delle donne ha raddoppiato l’impegno anche a fine estate e tra agosto e settembre ormai anche l’appuntamento nell’atrio d’onore del palazzo della Provincia con la mostra mercato, è diventato un appuntamento imperdibile e insostituibile”.
Ma quanto vale fino ad oggi la generosità delle donne del Calcit? “Grazie alle mostre mercato - puntualizza Sassoli - il Calcit ha incassato fino al 2001 ben 360 milioni delle vecchie lire. E dall’arrivo dell’euro ad oggi sono 450 mila gli euro raccolti dal gruppo femminile la cui dedizione è esemplare”. Tra i volti noti c'è anche Laura Sordini, la first lady del Calcit. La moglie di Giancarlo Sassoli non ha mai mancato un appuntamento. Invisibile ma preziosa collaboratrice no-stop artefice di ogni successo del Comitato. “Lungo è l'elenco - conclude Sassoli - delle volontarie del Calcit. Oltre alle signore che originariamente hanno dato il via alla mostra mercato e a quelle attuali ci sono state altre collaboratrici che ricordiamo con molto piacere e ringraziamo per il prezioso apporto”

 

Assistenza domiciliare: lo "Scudo" spegne 20 candeline

Era il 4 dicembre 2004 quando il servizio nacque su iniziativa del Calcit Arezzo che finanzia i costi extraospedalieri per 340 mila euro l’anno

 AREZZO — Scudo compie 20 anni. Era il 4 dicembre 2004 quando il servizio prese avvio sul territorio di Arezzo offrendo cure domiciliari oncologiche, ai malati di tumore e ad alta complessità che, a causa della malattia, necessitano di assistenza medica e infermieristica al proprio domicilio. Il servizio si affianca a quello di assistenza domiciliare integrata (ADI) fornito da Asl Toscana Sud est e, in accordo con il medico di famiglia, ha la funzione di garantire al paziente e ai suoi familiari una completa copertura dei bisogni assistenziali. Nel servizio Scudo, attivo H24 tutti i giorni dell’anno, opera un’equipe composta da medici ed infermieri e, in caso di necessità, anche psicologi. Il servizio viene svolto nell’area del distretto aretino che comprende i comuni di Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella della Chiana, Monte San Savino, Subbiano e Laterina Pergine Valdarno. Un servizio al quale Calcit Arezzo contribuisce economicamente finanziando il costo della parte extraospedaliera per 340 mila euro l’anno.

"Scudo è un servizio importante per la comunità e i 20 anni dalla sua nascita rappresentano un traguardo importante per la sanità aretina – dichiara il dr. Alfredo Notargiacomo, direttore Zona Distretto Aretina -. Voglio ringraziare il Calcit e tutti i cittadini che, attraverso l’associazione presieduta da Giancarlo Sassoli, contribuiscono a finanziare un servizio essenziale per la cura delle persone direttamente a casa propria. Un grazie particolare va proprio a loro che credono in un servizio capace di dare dignità e sollievo nella malattia, aiuto fondamentale per il paziente e la propria famiglia che non vengono lasciati soli ad affrontare un momento difficile ma possono contare sul supporto di operatori sanitari appositamente preparati. Calcit e i cittadini rappresentano un partner fondamentale per la nostra Asl e a loro va il nostro ringraziamento".


Venti anni di attività che per il Calcit Arezzo sono l’occasione per tracciare un bilancio di quanto fatto ad oggi. "Il Calcit, fondato nel giugno del 1978, rivolgendo inizialmente l'attenzione alla cura e diagnosi precoce dei tumori, ha costruito due Centri oncologici e fornito alla Usl tutti gli strumenti necessari e adeguati – dice Giancarlo Sassoli presidente Calcit Arezzo -. Nel 2004 si prestò attenzione alle cure domiciliari oncologiche per garantire ai malati e loro familiari una completa copertura dei bisogni assistenziali dando avvio, in piena collaborazione con la Usl al servizio SCUDO. Oggi, dopo 20 anni, Scudo è diventato indispensabile e di grande aiuto ai malati oncologici, malati ad alta complessità e loro familiari a cui il Calcit e la Usl prestano grande attenzione. Il Calcit, grazie ai contributi dei cittadini, sostiene il costo dell’equipe medico infermieristica gestita dal responsabile di cure palliative della Usl sudest ambito aretino. Il servizio viene svolto tramite convenzione con la cooperativa Koine".


"La celebrazione dei 20 anni del Progetto Scudo è un evento per noi di orgoglio e profonda gratitudine in quanto esempio straordinario di dedizione e impegno verso l’assistenza e cura delle persone più fragili – dichiara la dr.ssa Concetta Liberatore, responsabile Rete aziendale Cure Palliative Asl Tse (Racp) e Direttrice Uoc Cure Palliative Area est e f.f. Area sud -. Scudo non è solo un servizio ma una vera e propria missione costruita su rispetto, dignità, umanità e attenzione ai bisogni del malato e della famiglia che ci riporta ad un diritto fondamentale che è quello sancito dalla Legge 38 in ambito di cure palliative. Una legge che rappresenta la pietra miliare per le cure palliative e la terapia del dolore nei confronti dei malati con patologia cronica ed evolutiva, inserendole fra i livelli essenziali di assistenza. Una legge che ci impone di curare e prenderci cura mettendo al centro il paziente e la sua famiglia con i loro bisogni, non solo fisici ma anche psicologici, sociali e spirituali. In questa cornice il progetto Scudo e la recente istituzione della Rete Cure Palliative rappresenta un decisivo passo avanti nella costruzione di un servizio di cura e assistenza di prossimità per dare risposte concrete e tempestive, capaci di migliorare la qualità di vita del malato e della famiglia accompagnandoli con umanità e dignità nei momenti più delicati della vita. In questo percorso il ruolo svolto da Calcit con il Progetto Scudo, rappresenta una risorsa insostituibile del nostro sistema sanitario evidenziando come le associazioni siano partner strategici che arricchiscono il nostro lavoro. A loro va il mio ringraziamento più sentito per avere reso possibile questo progetto".


"Il servizio Scudo si prende carico del paziente oncologico, e della famiglia, al fine di garantire la soddisfazione dei bisogni assistenziali in una fase estremamente delicata della vita di una persona – dichiara la dr.ssa Simonetta Magnanini, dirigente medico UOC Oncologia medica Ospedale Arezzo -. Sapere che dei professionisti verranno a casa affiancando il MMG e i familiari nell’assistenza, permette a chi è affetto da malattia oncologica avanzata, di vedersi garantita la miglior qualità e dignità di vita possibile. È inoltre un modo per alleviare il peso alle famiglie permettendo al malato di rimanere in un contesto conosciuto e accogliente com’è la propria casa. Nelle situazioni in cui questo non sia possibile, gli operatori dell’Assistenza Domiciliare Oncologica possono far riferimento all’Hospice, che eroga assistenza sanitaria in un ambiente pensato per essere il più possibile confortevole e simile all’ambito familiare. Disporre di un servizio di questo tipo, supportato da una onlus quale è il Calcit, è un forte segnale di maturità e sensibilità da parte della Comunità, che sa farsi carico di coloro che sono in difficoltà grazie all’aiuto di tutti".

Corretti stili di vita per prevenire le malattie: Torna il progetto Giona

Presentato all'auditorium dell'Opestale San Donato di Arezzo il programma 2025-2027 che coinvolge quattro scuole cittadine:

Arezzo, 28 novembre 2024 – Imparare i corretti stili di vita per prevenire le malattie. Con questo filo conduttore il Progetto Giona si rinnova per il triennio 2025/2027 coinvolgendo quattro istituti scolastici aretini: Liceo Piero della Francesca annesso al Convitto Nazionale, Liceo Scientifico F. Redi, Itis Galileo Galilei di Arezzo e Scuola media Francesco Severi. Promotori del Progetto Giona sono Asl Toscana sud est, Rotary Club Arezzo, Calcit Arezzo, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico provinciale di Arezzo, Federfarma Arezzo, Fondazione Andrea Cesalpino e Fondazione Arte &Co.scienza.

Il progetto coinvolge gli studenti di quattro istituti scolastici i quali dovranno lavorare sulle linee guida fornite dagli organizzatori per arrivare alla stesura di progetti incentrati sui principi legati ai corretti stili di vita idonei a prevenire le malattie.

Una prevenzione primaria da mettere in pratica sin da giovani attraverso corretti stili di vita. Quindi stop a fumo e alcool e sì ad alimentazione corretta e attività fisica senza dimenticare l’importanza di sottoporsi a screening e vaccini. I progetti elaborati dagli studenti saranno presentati il 16 maggio 2025 alle 9,30 presso la Borsa Merci di Arezzo.

«Siamo orgogliosi di condividere con il Calcit la presentazione del Progetto Giona – dichiara il dr. Alfredo Notargiacomo Direttore Zona distretto aretina -. Grazie a questo progetto, infatti, si promuove la cultura dell’adozione dei corretti stili di vita per la prevenzione primaria delle patologie croniche e oncologiche nelle fasce di popolazione più sensibili ma anche più difficili da raggiungere: gli adolescenti e giovani adulti.

Gli strumenti che si usano sono per questo alla portata dei ragazzi, con progetti che li vedono coinvolti attivamente facendoli sentire protagonisti del loro percorso». «È un progetto importante – spiega il dr. Carlo Milandri, Direttore Uoc Oncologia medica Arezzo – attraverso il quale le studentesse e gli studenti si impegnano per individuare e comprendere cosa si può fare, in ambito scolastico, per la prevenzione delle malattie attraverso i corretti stili di vita.

Con questo progetto vogliamo sensibilizzare i giovani verso stili di vita corretti, fatti di un modo di mangiare sano, evitando fumo e alcol e accompagnando il tutto all’attività fisica. Solo così possiamo fare prevenzione, cominciando sin da giovani a creare adulti in salute e attenti alle buone pratiche. Grazie alla costruzione di un percorso di informazione condiviso possiamo invertire la rotta».

AREZZO - Pensiline a protezione degli ingressi al Centro Oncologico dell’ospedale di Arezzo

A donarle il Calcit grazie al quale è stato anche ripristinato il camper per la promozione della salute.

Due nuove pensiline per il Centro oncologico dell’ospedale San Donato cui si aggiunge.

l’Unità Mobile per la promozione dlella salute tornato funzionante. Opere rese possibili grazie al contributo di Calcit Arezzo alle quali si sono affiancate quelle messe in campo da Asl Toscana Sud Est attraverso l’impiego di risorse aziendali per una cifra complessiva di oltre 136 mila euro.

Si tratta di due pensiline, una a copertura dell’ingresso laterale della palazzina del Centro Oncologico, utilizzato per l’ingresso di barelle e carrozzine, e l’altra a copertura dell’ingresso principale della struttura che permette di ospitare parenti e accompagnatori dei pazienti che devono sottoporsi a terapia o a visita. Opere donate dal Calcit Arezzo per un valore di 82mila euro comprensive anche della spesa sostenuta per ripistinare l’Unità Mobile per la promozione della salute. Cifra alla quale si aggiungono gli oltre 54 mila euro stanziati dalla Asl Tse per realizzare una copertura a protezione del camper, allestita nei pressi della palazzina, e le opere strutturali e di fondazione necessarie all’allestimento delle due coperture donate da Calcit oltre alla ripavimentazione dell’area antistante l’ingresso del Centro Oncologico. Asl attraverso la UOC Manutenzioni si è occupata anche di permessi, autorizzazioni e attività tecniche necessarie all’installazione delle opere. La presentazione stamani alla presenza del Prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo.

«Ringrazio il Calcit e il presidente Giancarlo Sassoli per questa nuova donazione che ci ha permesso di offrire ai pazienti oncologici e ai loro caregiver una struttura in grado di garantire un maggiore comfort, caratteristica importantissima che si rivela ancora più importante in una struttura come questa – dichiara Barbara Innocenti direttrice PO Arezzo -. Il mio ringraziamento va anche ai tanti cittadini che credono nel nostro ospedale e che, attraverso il Calcit Arezzo, offrono il proprio contributo per renderlo sempre più accogliente e performante».

«Voglio ringraziare il Calcit per la nuova donazione che mostra ancora una volta la sensibilità dell’associazione e del suo presidente verso la struttura di Oncologia Medica - interviene il dr. Carlo Milandri direttore Oncologia Medica Ospedale San Donato -. L’impegno profuso ormai da anni dal Calcit verso il Centro Oncologico è teso a migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e l’assistenza verso gli utenti, senza dimenticare il lavoro degli operatori sanitari che beneficia inevitalbilmente delle ricadute positive delle donazioni».

«Grazie a Calcit l’Unità Mobile per la promozione della salute adesso può tornare nelle piazze dandoci una mano nell’importante opera di prevenzione nella lotta ai tumori – dice il dr. Giovanni Angiolucci direttore UOC Diagnostica Senologica e coordinatore Centro Senologico Asl Toscana sudest - . Avere una struttura mobile, come il camper, ci permette d’incontrare i cittadini per informarli sull’importanza della prevenzione e dell’adesione agli screening rispondendo agli inviti organizzati da Asl Toscana Tse e Regione Toscana. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che la diagnosi precoce consente di intervenire rapidamente ottenendo risultati importanti in termini di guarigione».

Percorsi di supporto a pazienti oncologici a cura di: Calcit Arezzo-Usl Sudest -Teletruria presso caffe' del Parco (Menchetti) . leggi il programma più sotto

Percorsi  di supporto ai pazienti  Oncologici💠

 

A cura di :Calcit Arezzo- Uslsudest - Teletruria🧬🧩🔆

Caffè del parco (Menchetti)🏡

Parco Giotto/Pertini -🌳🌳🌳

lunedi 12 agosto 2024 ore 16,30📝

 

PRESENTI🙋

1) Oncologia clinica Dr. Milandri🙋

2) Ematologia D.ssa Caremani🙋

3) Senologia Dr.Angiolucci🙋D.ssa  Pierazzi 🙋

4) Radioterapia D.ssa Borghesi 🙋

5) Psicologia  D.ssa Silvia Peruzzi🙋

6) Nutrizione clinica  D.ssa  Culicchi🙋

7) Riabilitazione Funzionale   Dr.Emiliano Ceccherini🙋

8) Terapie Simultanee  D.ssa Chiara Pacifico🙋

9) Dietista Dr. Daniele Rapini🙋

10) Calcit Arezzo Giancarlo Sassoli    🙋

 

Ripresa televisiva a cura di  Teletruria 📺

Conduce Maddalena Pieroni giornalista di Teletruria🎙️

* Trasmissione della puntata : Giovedi 15 Agosto ore 21,20

Progetto GIONA – Giornate Oncologiche Aretine – Venerdi 17 Maggio 2024 – 9° edizione

𝐂𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐜𝐨

𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑣𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑚𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝐺𝑖𝑜𝑛𝑎 2024 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 4 𝑠 𝑐𝑢𝑜𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑎𝑟𝑒𝑡𝑖𝑛𝑒 𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑠𝑢 𝑡𝑒𝑚𝑖 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒

Sani stili di vita e prevenzione, lotta allo spreco e impegno per preservare la Salute del Pianeta sono i temi della giornata finale del 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐆𝐢𝐨𝐧𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟒 che ha coinvolto gli studenti di quattro istituti scolastici di Arezzo (Scuola media Francesco Severi, Itis Galileo Galilei, Liceo Scientifico F. Redi, Liceo Artistico Piero della Francesca) che si sono cimentati sulle linee guida indicate dagli organizzatori per arrivare alla stesura di progetti incentrati sui corretti stili di vita per prevenire le malattie. Quindi stop a fumo e alcool e sì ad alimentazione corretta e attività fisica senza dimenticare l’importanza di sottoporsi a screening e vaccini. L’iniziativa è promossa da Asl Tse, Calcit Arezzo e Rotary Club Arezzo in collaborazione con Federfarma, Fondazione Andrea Cesalpino, Ufficio scolastico provinciale di Arezzo, Fondazione Arte &Co.Scienza.

I progetti elaborati dagli studenti sono stati presentati stamani alla Borsa Merci di piazza Risorgimento ad Arezzo.

Cortometraggi, videoclip, poster ideati e prodotti da studentesse e studenti che sono stati i protagonisti della mattinata e promotori della Salute. "𝐺𝑖𝑜𝑛𝑎 – 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐀𝐧𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐁𝐮𝐜𝐜𝐢𝐧𝐨, 𝐑𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐄𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐃𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐟. 𝐓𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐢𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 - 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑏𝑜𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒: 𝐴𝑈𝑆𝐿, 𝑆𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑒 𝑇𝑒𝑟𝑧𝑜 𝑆𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜: 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒".

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