Il palazzo della provincia svela i suoi tesori con un vero e proprio percorso museale
Valorizzare il palazzo della Provincia e renderlo fruibile era uno degli obiettivi che ci eravamo posti ed oggi possiamo dire di aver compiuto un passo avanti decisivo in questa direzione.
E' evidente anche da queste parole la soddisfazione del Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli nell'inaugurare l'atrio d'onore del palazzo della Provincia dopo l'intervento di restauro. Una soddisfazione resa ancora maggiore dal fatto che l'atrio ospita la mostra mercato dei vasi corallini che Alighiero Nofri ha donato al Calcit. "Sono davvero felice di inaugurare questo spazio assieme al Calcit, un'associazione che per Arezzo e per gli aretini non ha certo bisogno di presentazioni per la sua opera trentennale nella lotta contro i tumori" prosegue il Presidente della Provincia. L'atrio d'onore del palazzo era stato concepito e realizzato come ingresso alla Sala dei Grandi e con questa finalità noi lo riproponiamo anche oggi, dando così accessibilità ad uno spazio di pregio che potrà essere visitato dai turisti durante il loro giro nella parte alta della città, già così ricca di bellezza e di fascino. Arriva così a completamento il percorso museale che ci ha visto realizzare i restauri della Sala dei Grandi, del giardino pensile e degli spazi nei quali abbiamo collocato la mostra permanete della flora e della fauna. L'investimento complessivo è stato di 1.475.000 euro, 220.000 dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Monte dei Paschi finalizzati all'intervento sui dipinti.
Questi interventi troveranno la loro conclusione entro febbraio 2009 con la realizzazione dell'ascensore che permetterà , dal chiostro all'interno del percorso museale, di salire direttamente alla sala dei grandi eliminando le barriere architettoniche". Prima dell'intervento, l'Atrio di ricevimento, realizzato per accedere alla Sala del consiglio, aveva perduto il prestigio ed il rilievo artistico dell'opera originaria, perchè i tratti dei dipinti del soffito e delle pareti presentavano delle discontinuità cromatiche, che non permettevano la completa lettura dell'opera. L'intervento conservativo, a cura del Servizio Edilizia ed Impianti della Provincia con un investimento di 365.000 euro, ha ridato splendore agli elementi figurativi e simbolici dell'Atrio ed ha esaltato la gamma cromatica di tonalità ocra delle componenti geologiche del territorio aretino.
Una gamma cromatica che oggi si sposa in maniera perfetta con i colori dei vasi corallini realizzati da Alighiero Nofri che oggi sono l'oggetto della mostra-mercato che resterà aperta fino al prossimo 21 settembre. "Alighiero Nofri" ha spiegato la coordinatrice della mostra Fabrizia Fabbroni" è un artigiano aretino che ha svolto principalmente il mestiere di marmista, ma che ha esercitato l'arte anche su altri materiali quali il legno, il ferro, l'ottone e la pietra.
La sua passione per i vasi corallini si deve all'incontro con Antonio Del Vita, che aveva fondato e diretto la manifattura ceramica "Arretina Ars" posta nei locali dietro la chiesta di Sant'Agostino nella quale realizzava, insieme al fratello Alessandro, i famosi vasi a vernice rossa che Marco Perennio e altri maestri vasai fabbricavano duemila anni prima nel nostro territorio. A seguito di questo incontro Alighiero Nofri imparò a lavorare l'argilla e si appassionò soprattutto alla realizzazione di vasi rossi con figure a rilievo sulla tradizione del nostro territorio". Il frutto di quarant'anni di questo lavoro è adesso stato messo a disposizione del Calcit e si tratta, come ha spiegato il Presidente dell'associazione Giancarlo Sassoli, di un grande patrimonio. "Senza voler entrare nel merito artistico, pensando a quanto tempo Nofri ha dedicato alla realizzazione di queste opere si ottiene un valore nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro" ha sostenuto Sassoli. E' importante che chi verrà ad acquistare questi vasi durante la mostra-mercato sia consapevole di questo valore", ha concluso il Presidente del Calcit.
La mostra "un vasaio aretino lavora per il Calcit" resterà aperta, come detto, fino al 21 settembre con orario 10-12.30 e 16-19 e venire a visitarla costituirà quindi l'occasione per aiutare il Calcit e per vedere con i propri occhi l'importante lavoro di restauro compiuto dalla Provincia nel suo storico palazzo.
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Testata giornalistica: Arezzo Notizie